






La riserva naturale statale e l'area marina protetta

L'area protetta comprende tre zone a tutela differenziata. La più interna é la riserva integrale che coincide con la zona biologicamente più intatta e che ha bisogno di maggiore difesa. Qui l'accesso é consentito in misura limitata e solo per scopi scientifici, i sub dovranno essere accompagnati da personale specializzato e con apposito permesso. La seconda zona può essere considerata come riserva generale: in questa parte del territorio può anche essere previsto l'intervento umano, però l'ambiente non può essere alterato ed ogni attività deve essere finalizzata a sviluppare sempre di più la sua naturalezza. I vincoli sono meno rigidi e l'accesso viene consentito in punti fissi e percorsi prestabiliti con permessi rilasciati dell'Ente gestore, i residenti potranno avere permessi previo richiesta. Generalmente l'accesso ai subacquei é permesso, ma con guide locali autorizzate. Infine esiste una terza zona di riserva parziale, dove la presenza dell'uomo é preponderante e dove sono ammesse tutte le attività compatibili con la preservazione dell'ambiente, comprese quelle di sfruttamento delle riserve, a patto che siano concordate con l'Ente gestore.
Come dimostrano i dati raccolti in alcune aree mediterranee ed extraeuropee, le riserve organizzate in questo modo non sono affatto penalizzanti per chi ci vive e ci lavora: é dimostrato che gestione corretta e vincoli adeguati garantiscono un graduale ripopolamento naturale nell'intera area interessata (e non solo di quelle delle riserve integrali), tanto da assicurare l'incremento degli introiti derivanti dalla pesca. Ma anche i turisti ne traggono vantaggi. I sub, ad esempio, hanno la possibilità di acquisire maggiore familiarità con la fauna ittica.

E' anche vero che tale coinvolgimento arriverà insieme alla dovuta e chiara dimostrazione di una verità incontrovertibile: con la riserva naturale verranno rispettate le tradizioni isolane. E per avere garanzia di ciò, la popolazione non dovrà fidarsi delle parole , ma esercitare un proprio diritto: avere parte diretta e attiva nelle scelte da prendere.
Una cosa é sicura: non cogliere l'opportunità della riserva, significherebbe perdere non solo un'occasione di maturità "anche intellettuale" , ma pure la prospettiva di un futuro "possibile".
Per informazioni: Ventotene turismo "Holiday Homes" via rampe marine nr.10 tel /fax 0771-85273
Vegetazione e fauna

Nelle aree più degradate, a causa di incendi e di attività umane (tra cui il susseguirsi delle colonizzazioni), dominano piante caratteristiche di questo tipo di ambienti (ginestra, enula, ferula, cardi selvatici, carota selvatica, rovo, ecc.). Complessivamente tra Ventotene e Santo Stefano, sono state contate 76 famiglie di piante, per un totale di 488 specie. Però, malgrado tale varietà, quella attuale è solo un ricordo della vegetazione originaria dell'isola. Tra le pontine solo Zannone è rimasta pressappoco intatta da questo punto di vista: cioè con una splendida macchia mediterranea sempreverde che sta lentamente ricostruendo la foresta originaria di lecci.
